Particolarmente dolce e magro, fratello minore dello zampone, il cotechino modenese IGP è spesso più gradito per l’assenza della cotenna e per i molteplici usi in cucina, tra cui la celebre ricetta del cotechino in crosta. Il cotechino Maletti, che potrete trovare anche all’interno delle ceste gastronomiche natalizie, si distingue per la dolcezza, ma anche per la magrezza. Sorprende, infatti, che un etto di cotechino apporti meno calorie di un piatto di pasta.
Nei suoi ingredienti storici oltre gli zufoli e la cotenna vi è un leggero aroma di vaniglia che gli regalò, nei tempi passati, il nomignolo di “vanille”. La preparazione del cotechino prevede l’utilizzo di semplice carne suina, sale, zucchero, spezie, esaltatore di sapidità (glutammato monosodico), antiossidante (ascorbato di sodio) conservante (nitrito di sodio).
Come da tradizione natalizia, potrete proporre il più classico degli abbinamenti per il cotechino. In maniera particolare, potrete cucinarlo assieme alle lenticchie rosse di montagna o alle squisite lenticchie di castelluccio di Norcia. Questo accostamento, infatti, è tradizionalmente proposto per il cenone di capodanno, e viene servito come augurio per un anno prosperoso.
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